L’inquinamento atmosferico è una problematica conosciuta da diverso tempo: se ne parla tantissimo sia a livello scientifico sia a livello di media.
Ma ultimamente l’attenzione si è rivolta in modo particolare ai problemi correlati alla qualità dell’aria nei cosiddetti ambienti confinati o indoor, ovvero degli ambienti chiusi, stiamo parlando delle nostre case e dei nostri uffici dove passiamo ed è maturata una sempre maggiore sensibilità e consapevolezza sull’importanza delle problematiche di salute e comfort tipiche di questi ambienti.
Sono molte le organizzazioni scientifiche che si stanno occupando di studiare i rapporti esistenti tra inquinamento dell’aria degli ambienti chiusi e la salute respiratoria delle persone che trascorrono molto tempo in tali spazi chiusi , come la casa in cui si dimora, e quelli di svago, studio, lavoro e/o trasporto.
Questo argomento sta riscuotendo molto interesse poiché ha una notevole rilevanza sociale ad esempio uno studio britannico del Royal College of Physicians e del Royal College of Paediatrics and Child Health ha sottolineato che nel 2012, ci sono state ben 99mila morti registrate in Europa dovuto a questo tipo di inquinamento indoor.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità già nel 2002 misurava in un milione e seicentomila le morti che dipendono più o meno direttamente dall’inquinamento indoor, dall’asma al cancro, alle malattie croniche del sistema neurologico, del sistema riproduttivo e dell’apparato respiratorio. Ancora, l’agenzia americana EPA (Environmental Protection Agency), mette l’inquinamento dell’aria tra i principali rischi ambientali per la salute pubblica.
Anche l’Istituto Superiore di Sanità italiano si è occupato delle problematiche dell’aria inquinata all’interno delle nostre case e dei nostri uffici, potete leggere il rapporto completo a questo indirizzo.
L’inquinamento interno alle case o agli uffici è, ancora oggi, un problema sottovalutato, soprattutto se si considera che la popolazione mondiale passa la maggior parte del proprio tempo in ambienti chiusi che sono addirittura più inquinati rispetto all’esterno.
Proprio il successo delle case passive, grazie all’alto isolamento termico, riducono la necessità di aprire le finestre per far entrare aria fresca e più pulita.
In questi spazi, se non opportunamente areati si nascondono sostanze chimiche pericolose che possono provocare varie patologie. Benzene, xylene, formaldeide, ammoniaca, trielina sono i nomi di alcune di quelle più pericolose che troviamo ogni giorno nell’aria che respiriamo.
E i generatori di questi inquinanti sono vari oggetti di uso quotidiano, ad esempio:
- i mobili possono contenere formaldeide, benzene, toluene e tricloroetilene,
- le fotocopiatrici e stampanti rilasciano xilene,
- le vernici possono emettere benzene, formaldeide e tricloroetilene,
- i tendaggi soprattutto se lavati a secco assorbono tricloroetilene,
- i detergenti rilasciano ammoniaca,
- e ancora prodotti della combustione, agenti biologici (virus, batteri, funghi, prodotti di animali domestici, ecc).
E il nostro sistema respiratorio fa entrare nell’organismo di questi inquinanti indoor aero dispersi.
Gli effetti tossici sulle persone possono essere differenti a seconda dell’organismo, dalla quantità e dal tempo in cui si è esposti e comportano mal di testa, nausea, allergie, perdita di concentrazione, irritazioni irritazione a vari organi, affaticamento, disturbi neurologici, fino a gravi patologie.
Sindrome da edificio malato
Esiste ad esempio la Sindrome da edificio malato (Sick Building Sindrom) è una combinazione di disturbi (a sindrome) associata ad un individuo, posto di lavoro (palazzina uffici) o di residenza.
La maggior parte della sindrome da edificio malato è legato alla scarsa qualità dell’aria interna.
I sintomi sono: mal di testa, sonnolenza, difficoltà di concentrazione, astenia, nausea, irritazione agli occhi, naso, gola, problemi respiratori, eruzioni cutanee, secchezza ed irritazione della gola. (Fonte UniSalento )
Ecco un Video a tal proposito (è in Inglese)
Come ovviare a questi problemi?
Possiamo risolvere questi problemi in vari modi:
• Intanto areando bene tutti gli ambienti chiusi, aprendo spesso le finestre,
• facendo pulizia e controllo programmato dei sistemi di ventilazione,
• usando sistemi di ventilazione controllata che sono impianti avanzati che consentono di gestire automaticamente il ricambio dell’aria senza far variare la temperatura interna.
Ma c’è un metodo più semplice ed immediato: usare delle piante da appartamento!
In vari studi scientifici condotti a partire dagli anni ottanta, la NASA (e in particolare il dr. Wolverton )- mentre studiavano come ricreare un ambiente ideale per gli astronauti sulle navi per lo spazio – ha scoperto diverse piante da interno che puliscono l’aria, grazie alla loro capacità di eliminare tossine e sostanze inquinanti.
Quindi non stiamo parlando di soluzioni New Age o altre cavolate che ora vanno tanto di moda, ma sono senza valenza scientifica. Stiamo parlando di un vero e proprio studio scientifico che è sbocciato in alcune ricerche scientifiche e libri vari.
Se volete approfondire ecco alcuni libri a proposito http://www.wolvertonenvironmental.com/book1.htm
Successivamente gli studi sono proseguiti, e alle 50 piante iniziali utili per ripulire l’aria ne sono state aggiunte molte altre utili da tenere in casa o negli uffici per migliorare la nostra vita.
Ad esempio https://phys.org/news/2016-08-house-indoor-air.html ci mostra altre piante utili alle depurazione dell’aria tra cui le comuni Bromeliacee, come la Guzmania, usata come immagine principale.
Abbiamo quindi un motivo in più per riempire il proprio ufficio o la propria casa di piante: oltre a gestire al meglio l’umidità e decorare gli ambienti con i loro splendidi colori e le forme graziose sono in grado di purificare l’aria, assorbendo alcune tossine dannose e alcune inquinanti che mettono a rischio la nostra salute.
Queste piante sono facilmente reperibili in vendita e sono anche di facile coltivazione (ovviamente questo è sempre relativo, ma meglio provarci) e costituiscono dei veri e propri anti-inquinanti biologici, che proteggono la nostra salute mentre rendono più accogliente la nostra casa, o il nostro ufficio.
Ma quante piante dobbiamo coltivare per avere questi effetti benefici?
Gli allergologi raccomandano per ogni stanza di avere almeno una pianta ogni 9 mq.
In questa infografica ecco alcune piante che depurano l’aria. Come dicevamo, molte di queste piante sono comuni e di facile coltivazione come ad esempio le Areca Palm, i Ficus, le Dracene, le felci, il Nastrino, Pothos, Sanseviera, La Stella di Natale.
Segui il link per vedere l’intera lista delle 50 piante che purificano l’aria originaria del Dr. Wolverton http://www.edendeifiori.it/piante-contro-inquinamento.