Fabbisogno Termico di un Edificio

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Fabbisogno termico

Il fabbisogno termico di un edificio è la differenza tra le perdite di calore durante il periodo di riscaldamento e gli apporti termici gratuiti (solari e quelli da fonti interne) nello stesso periodo.

Fabbisogno Termico Edificio

Immagine da http://certificazioneenergetica.myblog.it/2013/07/03/certificazione-energetica-come-funziona/

Il consumo di energia primaria dipende non solo dalle perdite per trasmissione e per ventilazione, ma anche dal rendimento dell’impianto di riscaldamento. L’impianto non trasforma tutta l’energia primaria in calore utile: una parte esce con i fumi e altra va persa durante il trasporto del calore al luogo dove se ne ha bisogno. Nel calcolo del fabbisogno termico bisogna pertanto conteggiare anche queste perdite. Il rendimento degli impianti di riscaldamento viene calcolato secondo la norma UNI 10379. Nel caso in cui la caldaia produca anche l’acqua calda sanitaria, è da includere anche il relativo fabbisogno energetico, mentre questo non è necessario se l’acqua calda viene prodotta per mezzo di un collettore solare.
Il fabbisogno termico viene determinato eseguendo un bilancio termico che tiene conto delle perdite e degli apporti di calore.

Fattori che determinano il fabbisogno termico:

  • Temperatura esterna, vento, ecc.
  • Temperatura interna
  • Prestazione termica dell’involucro edilizio
  • Ricambio d’aria (ventilazione, infiltrazioni)
  • Apporti termici solari (radiazione solare diretta, diffusa e riflessa)
  • Apporti termici da fonti interne (calore prodotto dalle persone, dall’illuminazione, da apparecchiature, motori, elettrodomestici, ecc.). Gli apporti da fonti interne da applicare nel calcolo termico sono riportati nella norma UNI 10344, appendice D.
  • Grado d’utilizzo degli apporti (Gli apporti non sono totalmente utilizzabili e pertanto sono da moltiplicare con il grado d’utilizzo che è sempre < 1,0.
  • Rendimento dell’impianto di riscaldamento

Fattori che possono ridurre il fabbisogno termico:

  • Isolamento termico
  • Impermeabilità dell’involucro edilizio
  • Ventilazione controllata
  • Recupero di calore
  • Sfruttamento passivo degli apporti solari
  • Tecnologie ad alto rendimento

Fabbisogno termico normalizzato

Dividendo il fabbisogno termico annuale dell’edificio per i metri quadrati (m2) di superficie degli ambienti riscaldati (m2) o per i metri cubi (m3) del volume riscaldato, si ottiene il “Fabbisogno termico normalizzato (FEN)”, misurato in kWh/m2 a) o kWh/(m3 a), che consente un confronto con i FEN di altri edifici paragonabili o con valori di riferimento. Il calcolo deve essere eseguito secondo la norma europea EN 832 o secondo le metodologie prescritte nei vari paesi europei. La norma italiana di riferimento è la norma UNI 10344.

La dimostrazione del fabbisogno energetico è obbligatoria in occasione di richiesta di licenza edilizia, perché le normative sul risparmio energetico stabiliscono un fabbisogno massimo ammissibile per ogni tipologia edilizia. Cresce inoltre sempre di più il numero di committenti ed acquirenti che desiderano sapere anticipatamente quanta energia consumerà il nuovo alloggio.

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